Itinerario piacevole che permette di percorrere l’intera Riserva Naturale della Bessa e ammirare la sua varietà paesaggistica, dai cumuli di pietre di età romana ai fitti boschi di querce e castagni, al panorama aperto sulle Alpi biellesi. Gli stretti sentieri conducono nel cuore di questo ambiente ricco di storia e dall’aspetto unico, permettendo, all’occasione, di fare un’interessante visita al Museo dell’Oro di Vermogno.
Senso di percorrenza:
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Dati tecnici
- Durata: 2 h
- Distanza: 17,0 km
- Dislivello complessivo: 165 m
- Punto più basso: 260 m
- Punto più alto: 379 m
- Tappe: Mongrando – Cerrione – Zubiena – Mongrando
- Livello: intermedio
- Periodo di agibilità: tutto l’anno
- Presenza di punti acqua potabile: sì
- Presenza di alimentari: no
- Adatto ai bambini: no
Curiosità
I massi erratici e le incisioni
La struttura della Serra è stata generata nel periodo del Pleistocene inferiore (2,58 Ma – 780.000 anni fa), quando un’epoca glaciale ha dato origine ai ghiacciai del nord Italia, i quali con la loro erosione e sedimentazione hanno formato gli anfiteatri morenici. Il ghiacciaio Balteo, scendendo dalla Valle d’Aosta verso la pianura, ha lasciato numerosi detriti che sono facilmente osservabili sulla Serra e nella Bessa. Sono questi enormi massi erratici, distinguibili per la loro struttura mineraria e dalla posizione isolata rispetto all’ambiente circostante. Queste rocce particolari furono già scelte in epoca antica (IV – V secolo a.C.) come base per innumerevoli incisioni rupestri, soprattutto di tipo “coppelliforme” e attestano perciò la presenza di popolazioni indigene nel territorio. Le incisioni sono state tutte censite, riscontrandone una maggiore presenza nell’area di Zubiena (Vermogno). Seguendo l’itinerario proposto o addentrandosi in tracciati meno frequentati, non sarà difficile scorgere alcune di queste incisioni, talvolta dalle forme davvero bizzarre.
Da visitare
Museo dell'Oro e della Bessa (Vermogno)
Il museo si estende su tre piani e ripercorre la storia dei cercatori d’oro nel Biellese. Si inizia inquadrando geologicamente il territorio, reso unico in Europa per la sua particolare conformazione di origine glaciale. Plastici e pannelli descrittivi mostrano poi l’attività di estrazione dell’oro, cominciata nella Valle Elvo e nella Bessa in epoca romana (I secolo a. C.) e ripresa nel 1800 durante la cosiddetta “Febbre dell’oro”.
Ingresso libero
Aperto tutti i weekend
Via Luciano Debernardi, 50 – Vermogno
Tel. : 340 611 4854
Da vedere
L'Arena Victimula per la ricerca dell'oro
La località Victimula è stata identificata come centro originario dell’antico insediamento di epoca romana dove viveva la popolazione locale, impegnata a lungo nell’estrazione dell’oro dal torrente Elvo. Qui è stata realizzata nel 2000 l’Arena, in cui ogni anno si tengono competizioni di vario livello a cui partecipano cercatori d’oro da tutta Italia e dall’estero. Nel 2009 si sono tenuti proprio qui i 33esimi Campionati Mondiali Cercatori d’Oro, che per 6 giorni hanno visto più di 1.200 partecipanti provenienti da ogni parte del mondo.
Indicazioni dell'itinerario
- Partenza presso le Telerie Graziano di Mongrando, dove si trova un piccolo parcheggio.
- Imboccare la piccola rotonda e prendere la seconda uscita, che scende verso sinistra.
- Dopo 70 m prendere la strada a destra che va su un ponticello (Via Pistino) e proseguire sempre diritto, ignorando la strada che si presenta poco dopo sulla sinistra.
- Giunti all’intersezione, svoltare a destra e percorrere la strada che costeggia le antiche cave di Mongrando, fino ad imboccare il sentiero sterrato che si addentra nella Riserva speciale della Bessa.
- Rimanere sulla strada sterrata principale per circa 5 km, ignorando i sentieri che si dipartono su entrambi i lati; si costeggiano le cave di Cerrione (sosta ai capanni per birdwatching sulla destra) e poco dopo si intravede sulla sinistra l’oratorio dei Santi Rocco e Grato; ancora qualche decina di metri e la strada termina tra le case di Cerrione.
- Svoltare subito a destra, dove un pannello esplicativo indica l’inizio del sentiero GTB che percorre tutta la Bessa; dopo circa 700 m si giunge ad un primo spiazzo erboso e si prosegue rimanendo sempre sul sentiero principale e seguendo le indicazioni per “Centro Visite” e “Vermogno”.
- Dopo circa 2 km, il sentiero deriva a destra e sbocca poco dopo su una strada sterrata (Strada delle Pietre Bianche); seguirla fino in fondo dove si ricongiunge con la strada asfaltata di Victimula.
- Svoltare a destra e proseguire diritto sino ad arrivare all’area attrezzata per picnic; proseguire sul sentiero e al bivio prendere a sinistra sul “Sentiero delle Incisioni”.
- Proseguire la strada sterrata sino ad arrivare sulla strada asfaltata e proseguire in salita sempre diritto, ignorando la svolta sulla destra per casale Ferreri.
- Giunti sulla SP 411, svoltare a destra e proseguire sino ad intravedere la chiesa di San Cassiano sulla sinistra e prendere dunque la strada subito sulla destra che porta cimitero in direzione Riviera.
- Proseguire tra le case sino ad incontrare sulla sinistra un sentiero con indicazione GTB; rimanere sul sentiero e seguire le indicazioni per Mongrando.
- Il sentiero termina sulla strada asfaltata in località Villa Romana, quindi proseguire diritto sino a trovarsi sulla SP 338 e svoltare a destra; si giungerà dopo pochi metri alla piccola rotonda e alle Telerie Graziano.
Dove dormire
- B&B il Vecchio Teatro (Mongrando)
- B&B le Gerle (Mongrando)
Altre attività nella zona
- Ricerca dell’oro (Associazione Biellese Cercatori d’Oro – Zubiena)
Riparazione e affitto biciclette
- Lovato (Camburzano)
Alcune note importanti
1) Obiettivo dei miei itinerari è tornare sempre al punto di partenza (anelli) e pedalare il meno possibile sull’asfalto. Quando però questo risulta inevitabile, scelgo per lo più strade secondarie e poco trafficate. Inoltre, stabilisco il punto di partenza in un luogo dove sia comodo parcheggiare l’auto.
2) Ho deciso di suddividere il Biellese in 5 aree principali, in base alla geomorfologia del territorio, a differenza di come risulta nelle carte topografiche (Nord-orientale, Nord-occidentale, Centro-orientale, Sud-orientale e Sud-occidentale).
3) Ho indicato alcuni percorsi come “Adatti ai bambini”, ma ovviamente è competenza di ogni genitore stabilire se un itinerario è adatto alle capacità del proprio figlio.
4) Con “Periodo di agibilità”, nella descrizione, mi riferisco esclusivamente alla presenza di neve sul percorso, non considerando quindi le altre variabili quali pioggia o presenza di zanzare. Nei riquadri “Dove dormire” ho voluto proporre alcune soluzioni alternative al tipico B&B o albergo, citando strutture come rifugi di montagna, ostelli o campeggi.
5) Prima di partire per qualsiasi tour, leggi la sezione “In pratica“!