La Panoramica Zegna per sentieri di montagna

Percorso impegnativo per via del dislivello da percorrere, in alcuni punti anche su tracciato sconnesso. A circa metà percorso è inoltre presente una discesa utilizzata per gare di Enduro. L’itinerario prevede anche due deviazioni per ammirare il panorama dal Santuario di San Bernardo (vista sul Monte Rosa e il Cervino) e nella Conca dei Rododendri (fioritura da inizio a fine maggio). 

Livello di difficoltà:
5/5

Senso di percorrenza:

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Dati tecnici

  • Durata: 3,30 ore
  • Distanza: 18,4 km
  • Dislivello complessivo: 772 m
  • Punto più basso: 856 m
  • Punto più alto: 1.408 m
  • Tappe: Bocchetto Luvera – Stavello – Conca dei Rododendri – Bocchetto Luvera
  • Livello: esperto
  • Periodo di agibilità: da aprile a ottobre
  • Presenza di punti acqua potabile: sì 
  • Presenza di alimentari: sì 
  • Adatto ai bambini: no

Curiosità

Il Sentiero di fra Dolcino

Le origini di fra Dolcino non sono certe, ma si ritiene che provenisse dal Novarese o dalla Valsesia. A metà del 1200 fondò un movimento, detto dei Dolciniani, che criticava per alcuni aspetti la teologia cattolica. Fu quindi accusato dalla Chiesa e perseguitato, vedendosi costretto a rifugiarsi sulle montagne della Valsessera. Qui rimase con i suoi seguaci per alcuni anni, finché il vescovo di Vercelli, Raniero degli Avogadro, ordinò una crociata con lo scopo di eliminare gli eretici dolciniani. Dolcino venne catturato, torturato e, secondo alcune fonti, arso vivo nel 1307. Viene ricordato da Dante nell’ “Inferno” (Canto XXVIII, 55-60) e citato da Umberto Eco ne “Il nome della rosa”. Nei pressi del monte Rubello (1.414 m), poco dopo Bocchetto Luvera, si trova il cippo di Fra Dolcino, costruito nel 1974. 

Da visitare

Casa Zegna (Trivero)

Costruita in stile anni ’30 è stata la dimora della famiglia Zegna ed è oggi sede di mostre temporanee e archivi storici. Il Lanificio nasce nel 1910, a Trivero, dal sogno di Ermenegildo Zegna di creare i tessuti più belli del mondo utilizzando materie prime locali e di alta qualità. Il suo progetto si è inoltre esteso, valorizzando il territorio: grazie a lui infatti è stata costruita la strada Panoramica e tutto l’ambiente circostante ha preso il nome di Oasi Zegna. Se le bellezze paesaggistiche dell’Oasi attirano ogni anno centinaia di visitatori, anche il brand di abbigliamento, soprattutto formale da uomo, ha avuto molto successo, contando oggi più di 500 boutique in tutto il mondo.

Tel.: +39 015 7591463

Via Marconi 23 – Trivero

Indicazioni dell'itinerario

  1. Partenza in località Bocchetto Luvera, dove si trova un parcheggio sterrato e il Bar-Ristorante Argimonia.
  2. Imboccare il sentiero indicato per nordic walking, sulla sinistra in fondo al parcheggio e percorrerlo per circa 3 km, fino a giungere al parcheggio in località Stavello.
  3. Da qui risalire la strada asfaltata SP232 (Panoramica Zegna) verso destra fino alla Chiesetta Alpina; da qui si può scendere direttamente a sinistra lungo il percorso da Enduro, o salire prima al santuario di San Bernardo (sentiero sterrato poco dopo la Chiesetta).
  4. Imboccare quindi il tracciato Enduro che scende ripidamente per circa 1 km e interseca il Sentiero delle More (L2), che scende dolcemente verso sinistra e porta di nuovo sulla Panoramica in località Bellavista.
  5. Da qui si può raggiungere la Conca dei Rododendri (fioritura da inizio a fine maggio) percorrendo in discesa e poi in salita la Panoramica per circa 1,5 km.
  6. Il ritorno prevede di percorrere tutto il Sentiero delle More (L2), da Bellavista fino a Cascina Oro, dove il percorso diventa più stretto e difficoltoso per ricondurre a Bocchetto Luvera dopo circa 1,3 km.

Dove dormire

  • Hostaria Caulera (Strada panoramica, località Caulera)
  • Rifugio Monte Marca (Bielmonte)

Altre attività nella zona

  • Parco avventura (Veglio)
  • Bungee Jumping (Veglio)
  • Sci di discesa (Bielmonte)
  • Sci di fondo (Bocchetto Sessera)

Riparazione e affitto biciclette

  • Sunforever (Trivero)

Alcune note importanti

1) Obiettivo dei miei itinerari è tornare sempre al punto di partenza (anelli) e pedalare il meno possibile sull’asfalto. Quando però questo risulta inevitabile, scelgo per lo più strade secondarie e poco trafficate. Inoltre, stabilisco il punto di partenza in un luogo dove sia comodo parcheggiare l’auto.
2) Ho deciso di suddividere il Biellese in 5 aree principali, in base alla geomorfologia del territorio, a differenza di come risulta nelle carte topografiche (Nord-orientale, Nord-occidentale, Centro-orientale, Sud-orientale e Sud-occidentale).
3) Ho indicato alcuni percorsi come “Adatti ai bambini”, ma ovviamente è competenza di ogni genitore stabilire se un itinerario è adatto alle capacità del proprio figlio.
4) Con “Periodo di agibilità”, nella descrizione, mi riferisco esclusivamente alla presenza di neve sul percorso, non considerando quindi le altre variabili quali pioggia o presenza di zanzare. Nei riquadri “Dove dormire” ho voluto proporre alcune soluzioni alternative al tipico B&B o albergo, citando strutture come rifugi di montagna, ostelli o campeggi.
5) Prima di partire per qualsiasi tour, leggi la sezione “In pratica“!

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